#LaPrimaVolta

Nel 1968 l’Italia vince per la prima volta il campionato europeo di calcio, battendo 2-0 la Jugoslavia nella ripetizione della finale, dopo l’1-1 della prima sfida. Tra i protagonisti di quella Nazionale c’è l’ala della Grande Inter Angelo Domenghini, che ci accompagna nel racconto dei momenti cruciali di quel torneo giocato in casa, tra Firenze, Napoli e Roma. Compresa la semifinale con l’Unione Sovietica, decisa dal lancio di una monetina che sorrise al capitano degli Azzurri, Giacinto Facchetti.

La prima volta di LeBron James sulla tv nazionale: il 12 dicembre 2002 una partita della sua St. Vincent-St. Mary High School contro la Oak Hill Academy viene trasmessa in diretta su Espn 2. LeBron ha appena compiuto 17 anni, ma era già finito sulla cover di Sports Illustrated col soprannome di "The Chosen One", "Il Prescelto": le aspettative su di lui erano già enormi. James, però, non ha mai dato l’idea di soffrire la pressione. Merito di un'eccezionale maturità e della fiducia nelle persone a lui vicine, che non l’hanno e che non ha mai abbandonato, come ci spiega in questa puntata Davide Chinellato.

La prima volta della Maglia Rosa. Novant'anni fa, il 10 maggio 1931, Learco Guerra vince in volata la prima tappa della diciannovesima edizione del Giro d'Italia, da Milano a Mantova, battendo "l'Imbattibile" Alfredo Binda. Guerra, soprannominato "la Locomotiva umana", è il primo a indossare la Maglia Rosa, appena istituita da Armando Cougnet, organizzatore della Corsa. Inizia così la leggenda di questo simbolo del ciclismo mondiale.

La prima volta di Fabrizio Ravanelli in Premier League. L’ex attaccante della Juventus inizia la sua avventura nel calcio inglese con la maglia del Middlesbrough nel match contro il Liverpool davanti ai propri tifosi. È il 17 agosto 1996: una giornata indimenticabile per “Penna Bianca”, che segna tre gol e si regala il pallone della partita, allora una tradizione solo inglese. Ravanelli ci racconta quell’estate, iniziata accettando a malincuore la cessione da parte della Juventus e conclusa divenendo all’istante un eroe per i tifosi del “Boro”.

La prima volta di Federica Pellegrini alle Olimpiadi: Atene, 17 agosto 2004. Dopo aver fatto registrare il miglior tempo nelle semifinali, la sedicenne veneta va a prendersi la medaglia d’argento nei 200 stile libero, al termine di una gara che è anche il passaggio di testimone dal suo idolo Franziska van Almsick. Contributi di Stefano Arcobelli, che ha seguito la carriera della Divina sin dalle origini.

La prima volta di Stefano Rusconi e Vincenzo Esposito. Il primo, il 12 novembre 1995, debutta in Nba con la maglia dei Phoenix Suns: mai nessun azzurro aveva messo piede su un parquet Nba. Il secondo, tre giorni dopo, è il primo a segnare un canestro, con i suoi Toronto Raptors. Il racconto della loro breve ma importante esperienza americana, col contributo di Massimo Lopes Pegna, che ha seguito le vicende dei due come corrispondente dagli Stati Uniti per la Gazzetta.

La prima volta di Adriano con la maglia dell’Inter: Madrid, 14 agosto 2001, Trofeo Santiago Bernabéu. Hierro ha appena pareggiato su rigore il gol del vantaggio di Vieri. L’allenatore nerazzurro Hector Cuper decide di sostituire il suo centravanti con questo giovane brasiliano, arrivato da pochi giorni. Marco Materazzi e il giornalista della Gazzetta Andrea Elefante ricordano quella notte sorprendente.

Jackie Robinson è stato il primo afroamericano a giocare in Major League Baseball nell'era moderna. La prima volta fu il 15 aprile 1947, durante la partita tra i suoi Brooklyn Dodgers e i Boston Braves: l'ex giocatore dei Kansas City Monarchs (squadra di Negro League), pose fine, dopo circa 60 anni, alla segregazione razziale nel suo sport.

La prima volta di Federer contro Nadal: Miami, 28 marzo 2004. Lo svizzero è appena diventato il numero 1 del mondo, lo spagnolo ha solo 17 anni. Inizia così una delle più grandi rivalità nella storia dello sport.

La prima volta di Antonio Cassano: Bari-Inter, 18 dicembre 1999. Un lancio lungo di Simone Perrotta viene trasformato dal 17enne in un capolavoro, una dimostrazione clamorosa del suo talento purissimo.