La Voce del Daimon
La Voce del Daimon
Elio Parodi
La Voce del Daimon è un podcast creato per aiutarti a scoprire ed esprimere te stesso tramite il tuo lavoro. Lavorare è l’attività che occupa la maggior parte del nostro tempo e quindi dobbiamo usare questo tempo al meglio per dare piena voce al nostro Daimon, alla nostra anima. Scopriremo insieme modi per far emergere i nostri talenti, per realizzare un lavoro che sia in linea con noi e vedremo insieme come proporre la nostra attività online.Troverai nuovi episodi de La Voce del Daimon circa ogni 5 - 10 giorni. Vuoi scoprire insieme a me cosa dice il TUO Daimon?
Se il LAVORO ti fa star MALE, prova a fare COSI'- Parte II
Se il lavoro ti fa star male, allora chiaramente questo è un sintomo che devi cambiare qualcosa. Certo, ma che cosa? 🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1*** Puntata Precedente*** https://youtu.be/b2NpImk_YNs 🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/ se-il-lavoro-ti-fa-stare-male🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/la-voce-del-daimon✍️ Trascrizione ✍️Avere un lavoro che ci piace è sicuramente uno dei modi migliori per realizzare noi stessi, le nostre potenzialità, e dare un senso maggiore alla nostra vita. Molto spesso, però, succede che il lavoro sia, nel migliore dei casi solo un impegno, nel peggiore dei casi, invece, una vera e propria sofferenza che non ci crea solo stress, ma, anzi, è proprio la causa principale del nostro malessere.A volte, invece, soffriamo ad andare al lavoro perché non abbiamo (più) le giuste motivazioni che ci spingono, vuoi magari per una mancata promozione, vuoi per i valori dell'azienda per cui lavoriamo vuoi per una serie di delusioni e disillusioni in generale.Non tutto il male vien per nuocereCome dicevo sopra, il fatto di stare male per il lavoro, per quanto ci faccia stare male ed è una rottura di palle in sé, non è sempre e solo una cosa negativa. Il fatto che stiamo male e comunque una (forte) indicazione che c'è qualcosa che non va e, se la nostra testa non lo capisce, allora e il nostro corpo a farcelo capire, magari anche con le cattive.Nel mio caso era stata l'insonnia, nel caso di altri potrebbe essere un mal di testa fortissimo, mal di stomaco, o chissà quale altro sintomo. In quel caso non dobbiamo risolvere il sintomo (magari ammazzando cd antidepressivi) ma dobbiamo risolvere la causa, ossia il lavoro, o ancora meglio, i motivi che ci hanno spinto a scegliere quel lavoro che magari non fa per noi.Considerare altre possibilitàCiononostante, a volte, la soluzione migliore è quella di cambiare lavoro. Cambiare lavoro è sicuramente una cosa che fa paura e contro la quale sentiremo resistenze di ogni tipo; solo che come tutte le cose che possono portare cambiamenti significativi è una cosa difficile ma molto Gratificante,” basta solo” pianificare le cose nella maniera più precisa possibile e nel caso fosse necessario, farci aiutare da qualcuno che ci possa seguire lungo il percorso.E quando dico precisa. Intendo il più oggettiva possibile guardando sul nostro curriculum le esperienze che abbiamo fatto, le nostre capacità, Ma pensando anche ai nostri Talenti e passioni.Cosa ci fa stare male nello specifico?Fortunatamente, non è necessario cambiare completamente lavoro ma potremmo anche sistemare le cose rimanendo nel lavoro attuale.Quindi, che cos'è in particolare che ci fa stare male? Se è semplicemente il rapporto con qualche collega, possiamo cercare di appianare i rapporti con queste persone. Se la struttura dell'azienda ce lo permette e non ci troviamo bene con un nostro responsabile, possiamo richiedere di essere mandati in un altro reparto o svolgere un'attività differente. In modo tale da non dover affrontare queste persone sgradevoli.A volte, però, questi cambiamenti esterni, non saranno possibili e avremo maggiori possibilità di successo non cambiando l'esterno, ma cambiando l'interno.Avere coraggioSia che decidiamo di licenziarsi o modificare alcune cose rimanendo lì dove siamo, un cambiamento sarà comunque necessario. I cambiamenti fanno paura e possono farci stare male Ma dobbiamo anche pensare che stiamo male anche nella condizione attuale...
Nov 5, 2021
9 min
Se il LAVORO ti fa star MALE, prova a fare COSI'- Parte I
Se il lavoro ti fa star male, allora chiaramente questo è un sintomo che devi cambiare qualcosa. Certo, ma che cosa? 🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/ se-il-lavoro-ti-fa-stare-male🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/la-voce-del-daimon✍️ Trascrizione ✍️Avere un lavoro che ci piace è sicuramente uno dei modi migliori per realizzare noi stessi, le nostre potenzialità, e dare un senso maggiore alla nostra vita. Molto spesso, però, succede che il lavoro sia, nel migliore dei casi solo un impegno, nel peggiore dei casi, invece, una vera e propria sofferenza che non ci crea solo stress, ma, anzi, è proprio la causa principale del nostro malessere.A volte, invece, soffriamo ad andare al lavoro perché non abbiamo (più) le giuste motivazioni che ci spingono, vuoi magari per una mancata promozione, vuoi per i valori dell'azienda per cui lavoriamo vuoi per una serie di delusioni e disillusioni in generale.INTROIn generale, i lavoratori di oggi si sentono molto più insicuri e sotto pressione rispetto a 15 20 anni fa e, in questo contesto, quindi, i risultati della ricerca della Gallup vengono un po’ contestualizzati.E, per vedere come questo sia vero, basta guardarci in casa a quello che dicono i nostri familiari, basta guardare la nostra cerchia di amici per vedere quante di loro sono in realtà soddisfatti del loro lavoro e, forse, ancora più vicino, basta guardare dentro di noi per renderci conto di come ci rapportiamo con il lavoro.Quindi, diciamo che, se il lavoro ti fa star male di sicuro non sei da solo e, anzi, sono la maggior parte delle persone, ed è un fenomeno così diffuso che c'è anche un nome per questa situazione che è la “sindrome di burnout” o, in italiano, stress lavoro-correlato.E, essendo un fenomeno così diffuso, l’OMS ah addirittura classificato il burnout come una “forma di stress lavorativo che non sia in grado di gestire con successo”. Il brutto e che questo disagio essendo così tanto profondo non si limita solamente alla sfera professionale ma si allarga anche a quella personale, ed ecco che così diventiamo più stressati, irascibili e insoddisfatti al di fuori del nostro lavoro e quindi se il lavoro ci fa star male non stiamo male solo 8 ore al giorno e solo in ufficio ma stiamo male ventiquattr'ore su 24 anche a casa e fuori dal lavoro.Stare male per il lavoro è una sensazione che non è limitata solamente ad alcuni lavori o lavoratori ma è un sintomo che attraversa tutte le età e tutti i lavori.Certo, poi, in un mercato lavorativo come il nostro in cui è richiesta una formazione di livello altissimo, spesso i lavori che si finiscono a fare non sono assolutamente in linea con ciò per cui abbiamo studiato. Le scuole, ad esempio, sono piene di personale scolastico di qualunque tipo che, in realtà, aveva studiato per fare tutt'altro.Ed è anche questa disparità tra i nostri talenti, le nostre passioni e le nostre tendenze e il lavoro che facciamo che ci crea disagio e ci fa stare male.E questo malessere è una cosa così pervasiva che potremmo anche soffrire dei seguenti sintomi (E io ci sono stati i momenti in cui ho avuto tutti questi insieme):Insonnia, Calo della produttività, Mancanza di concentrazione, depressione, mal di stomaco…In alcuni casi la soluzione arriva “da fuori” e veniamo licenziati (come era stato il mio caso) , ma non è certo detto che il licenziamento sia sempre la soluzione ai nostri problemi lavorativi.Ecco quindi quali sono i modi che potremmo utilizzare per “uscire” da una condizione lavorativa...
Nov 4, 2021
7 min
Non Perdere Mai La Speranza: Perché È Importante Non Smettere Mai Di Crederci – Parte II
Quando siamo bloccati in un lavoro che non ci piace, quando non troviamo più una via d'uscita alla situazione in cui siamo, quando non vediamo di fronte a noi un futuro migliore rispetto al presente, allora è facile lasciarsi andare a pensieri catastrofici come “la mia vita sarà sempre una merda”, “non combinerò mai niente”, “è inutile sbattersi tanto …”. Certo, in alcune situazioni questi sono pensieri perfettamente normali e legittimi, ma una volta passato il “momento critico” si potrebbe provare a guardare le cose in maniera più oggettiva e distaccata, perché la cosa importante è, nonostante tutto, non perdere mai la speranza.Quando perdiamo anche l'ultimo barlume di speranza, allora non vediamo più la strada di fronte a noi, ed è un po’ come se, in un certo modo, smettessimo di batterci per quello che per noi conta di più.Di sicuro la strada per realizzare i nostri obiettivi sarà molto lunga e piena di ostacoli e vicoli ciechi, ma è proprio quando troviamo ostacoli su ostacoli, blocchi su blocchi, impedimenti e interruzioni su impedimenti e interruzioni che non dobbiamo mollare la presa, ma anzi continuare a fare il nostro “sporco lavoro” nella convinzione e nella speranza che in futuro le cose andranno per il verso giusto.Se ci abbandoniamo a pensieri negativi e ci convinciamo di non avere vie d'uscita dalla situazione attuale allora è un attimo diventare dei catastrofisti e immaginarci le situazioni peggiori possibili.Oltretutto, così facendo, corriamo anche il rischio di sovrastimare la gravità della situazione credendo anche che una situazione che noi riteniamo senza speranza sia permanente (spoiler alert: per quanto possa essere brutta una situazione, ricordiamoci che tutto cambia).Quando entriamo in questo loop di mancanza di prospettive, di vie d'uscita e di speranza allora entriamo anche in un circolo vizioso in cui, pensando appunto che non ci sia alcuna speranza, gettiamo la spugna e ci lasciamo andare, e lasciamo andare anche tutte le cose per cui abbiamo lavorato tanto e ci siamo tanto sacrificati.Non ci impegniamo più, non programmiamo più, non cerchiamo più, non sogniamo più e, in breve, facciamo morire i nostri sogni e i nostri progetti e noi moriamo con loro (a volte, purtroppo, anche letteralmente).Vediamo allora che cosa fare per andare avanti nonostante tutto eh, per quanto possibile, non perdere mai la speranza:La mente menteSecondo me, la prima cosa da ricordarci e che non è assolutamente detto che tutto ciò che pensiamo sia vero e prendere tutti i nostri pensieri per oro colato.Uno dei compiti della nostra mente e anche quello di farci sopravvivere e difenderci da eventuali sofferenze. Ovvio quindi che la mente pensi che tanto le cose non miglioreranno mai, perché, così facendo, ci metterà al riparo da eventuali delusioni.Potremmo magari pensare cose tipo “ho provato qualunque cosa ma non funziona niente”. Certo, magari abbiamo provato anche tante cose, ma siamo sicuri di aver provato proprio tutto. Questa è quella che in gergo si chiama “distorsione cognitiva" che appunto quella Che ci fa pensare che non ci siano vie d'uscita.In questi casi, possiamo provare a darci il beneficio del dubbio e provare ad accettare l'idea che forse non abbiamo provato proprio tutto tutto tutto tutto, ma che magari abbiamo lasciato qualche via intentata.Oltretutto, secondo me, c'è anche la questione dei percorsi preferenziali che prendere la nostra mente: se abbiamo avuto una, 10,100 delusioni e molto probabile che nel nostro cervello si siano creati fisicamente dei percorsi Che portano la nostra mente a guardare al fallimento e alla delusione.Questi percorsi sono i più “comodi” e “abituali” della nostra mente, per cui non c'è da stupirsi se ci vengono in mente sempre pensieri così catastrofici.Ecco perché non dobbiamo prendere...
Oct 28, 2021
7 min
Non Perdere Mai La Speranza: Perché È Importante Non Smettere Mai Di Crederci – Parte I
Quando siamo bloccati in un lavoro che non ci piace, quando non troviamo più una via d'uscita alla situazione in cui siamo, quando non vediamo di fronte a noi un futuro migliore rispetto al presente, allora è facile lasciarsi andare a pensieri catastrofici come “la mia vita sarà sempre una merda”, “non combinerò mai niente”, “è inutile sbattersi tanto …”. Certo, in alcune situazioni questi sono pensieri perfettamente normali e legittimi, ma una volta passato il “momento critico” si potrebbe provare a guardare le cose in maniera più oggettiva e distaccata, perché la cosa importante è, nonostante tutto, non perdere mai la speranza.Quando perdiamo anche l'ultimo barlume di speranza, allora non vediamo più la strada di fronte a noi, ed è un po’ come se, in un certo modo, smettessimo di batterci per quello che per noi conta di più.Di sicuro la strada per realizzare i nostri obiettivi sarà molto lunga e piena di ostacoli e vicoli ciechi, ma è proprio quando troviamo ostacoli su ostacoli, blocchi su blocchi, impedimenti e interruzioni su impedimenti e interruzioni che non dobbiamo mollare la presa, ma anzi continuare a fare il nostro “sporco lavoro” nella convinzione e nella speranza che in futuro le cose andranno per il verso giusto.Se ci abbandoniamo a pensieri negativi e ci convinciamo di non avere vie d'uscita dalla situazione attuale allora è un attimo diventare dei catastrofisti e immaginarci le situazioni peggiori possibili.Oltretutto, così facendo, corriamo anche il rischio di sovrastimare la gravità della situazione credendo anche che una situazione che noi riteniamo senza speranza sia permanente (spoiler alert: per quanto possa essere brutta una situazione, ricordiamoci che tutto cambia).Quando entriamo in questo loop di mancanza di prospettive, di vie d'uscita e di speranza allora entriamo anche in un circolo vizioso in cui, pensando appunto che non ci sia alcuna speranza, gettiamo la spugna e ci lasciamo andare, e lasciamo andare anche tutte le cose per cui abbiamo lavorato tanto e ci siamo tanto sacrificati.Non ci impegniamo più, non programmiamo più, non cerchiamo più, non sogniamo più e, in breve, facciamo morire i nostri sogni e i nostri progetti e noi moriamo con loro (a volte, purtroppo, anche letteralmente).Vediamo allora che cosa fare per andare avanti nonostante tutto eh, per quanto possibile, non perdere mai la speranza:La mente menteSecondo me, la prima cosa da ricordarci e che non è assolutamente detto che tutto ciò che pensiamo sia vero e prendere tutti i nostri pensieri per oro colato.Uno dei compiti della nostra mente e anche quello di farci sopravvivere e difenderci da eventuali sofferenze. Ovvio quindi che la mente pensi che tanto le cose non miglioreranno mai, perché, così facendo, ci metterà al riparo da eventuali delusioni.Potremmo magari pensare cose tipo “ho provato qualunque cosa ma non funziona niente”. Certo, magari abbiamo provato anche tante cose, ma siamo sicuri di aver provato proprio tutto. Questa è quella che in gergo si chiama “distorsione cognitiva" che appunto quella Che ci fa pensare che non ci siano vie d'uscita.In questi casi, possiamo provare a darci il beneficio del dubbio e provare ad accettare l'idea che forse non abbiamo provato proprio tutto tutto tutto tutto, ma che magari abbiamo lasciato qualche via intentata.Oltretutto, secondo me, c'è anche la questione dei percorsi preferenziali che prendere la nostra mente: se abbiamo avuto una, 10,100 delusioni e molto probabile che nel nostro cervello si siano creati fisicamente dei percorsi Che portano la nostra mente a guardare al fallimento e alla delusione.Questi percorsi sono i più “comodi” e “abituali” della nostra mente, per cui non c'è da stupirsi se ci vengono in mente sempre pensieri così catastrofici.Ecco perché non dobbiamo prendere...
Oct 27, 2021
7 min
Come MIGLIORARE se stessi: ma se andassimo GIA' BENE così? Parte II
Tutto il movimento del miglioramento di se stessi secondo me è una delle più grandi bufale del secolo. Secondo me non abbiamo niente da migliorare e andiamo benissimo come siamo. Ecco perché:🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/come-migliorare-se-stessi/🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/✍️ Trascrizione ✍️Tutte le cose di cui abbiamo bisogno per realizzare il nostro sviluppo personale le abbiamo già dentro . quindi, non c'è necessità di migliorare niente, ma abbiamo il dovere di scoprire quello che già abbiamo dentro. Oltretutto, migliorare se stessi implica il fatto che, così come siamo, non andiamo bene e che dovremmo diventare migliori.Non si tratta di una to di list ma più che altro di attivare risorse che già sono dentro di noi e che vengono attivate solo in alcuni casi, in alcuni momenti della vita. Ma quali sono questi modi di essere che potrebbero aiutarci a scoprire le risorse che sono già dentro di noiEssere creativiLa creatività, secondo me, è un argomento molto importante, E infatti ne ho già parlato qui è qui. La creatività è quel motore che ci permette di tirare fuori ciò che abbiamo dentro di noi e che vuol venire fuori . Come dicevamo all'inizio, migliorare se stessi, vuole sostanzialmente dire essere se stessi nella maniera più completa possibile, ed essere se stessi nella maniera più completa possibile vuol dire darci la possibilità di creare, di portare al mondo e di fargli vedere ciò che abbiamo dentro anche attraverso la creatività. Essere aperti alle critiche e al giudizio degli altriAltro argomento che ho affrontato di recente. Non fare qualcosa, non dare libero sfogo alla nostra creatività non dire, in breve non essere qualcosa per paura del giudizio degli altri, ci sega le gambe, e ci mette nella condizione di essere bloccati nel nostro percorso. Lasciamo, con coraggio, che gli altri ci giudichino.Essere pazienti nei confronti del nostro percorsoTutti sappiamo che le cose buone richiedono tempo e, la scoperta di se stessi è una cosa che di tempo ne richiede parecchio, Anzi, direi quasi tutta la vita. È un percorso su cui, se vogliamo, ci possiamo incamminare in qualunque momento e possiamo continuare a camminarci Per quanto tempo vogliamo . la cosa importante, secondo me, soprattutto considerando il fatto che siamo esseri umani ed imperfetti è dare tempo al tempo e non considerare il proprio sviluppo personale come una linea retta che va verso l'alto indefinitamente più che altro lo possiamo guardare come una spirale che, si, in generale va verso l'alto, ma ritorna su se stessa, Torna indietro ti ha un andamento sicuramente meno lineare di una linea retta che, si è l'ideale, ma . è un ideale non è reale.Essere benevolenti nei confronti dei nostri limitiSiamo esseri umani e quindi imperfetti, con tutte le nostre Falle, i nostri difetti, le nostre mancanze. Migliorare se stessi, non vuol dire certo essere perfetti, ma vuol dire essere disposti a mettersi in gioco e scoprire, volta per volta, i nostri limiti e le nostre mancanze, riconoscendole per quello che sono e abbracciando le, come degli specie di checkpoint nel nostro percorso, come indicazioni che ci segnano la strada, un po' come le paure che dicevamo prima. La perfezione è un ideale pericoloso a cui tendere, Anche perché, esattamente come il virgolette come migliorare se stessi " vuol dire poco e vuol dire...
Sep 29, 2021
7 min
Come MIGLIORARE se stessi: ma se andassimo GIA' BENE così? Parte I
Tutto il movimento del miglioramento di se stessi secondo me è una delle più grandi bufale del secolo. Secondo me non abbiamo niente da migliorare e andiamo benissimo come siamo. Ecco perchè:🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/come-migliorare-se-stessi/🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/✍️ Trascrizione ✍️Tutte le cose di cui abbiamo bisogno per realizzare il nostro sviluppo personale le abbiamo già dentro . quindi, non c'è necessità di migliorare niente, ma abbiamo il dovere di scoprire quello che già abbiamo dentro. Oltretutto, migliorare se stessi implica il fatto che, così come siamo, non andiamo bene e che dovremmo diventare migliori.Non si tratta di una to di list ma più che altro di attivare risorse che già sono dentro di noi e che vengono attivate solo in alcuni casi, in alcuni momenti della vita. Ma quali sono questi modi di essere che potrebbero aiutarci a scoprire le risorse che sono già dentro di noiEssere coinvolti nel nostro lavoroBeh, questo è un po' il tema portante del Daimon, quindi non potevo non parlarne, ma a prescindere da questo, sono convinto che svolgere un'attività lavorativa che ci piace È uno dei modi migliori per attivare i meglio che c'è dentro di noi. Lavoriamo per 40 anni per 8 ore al giorno, Il che vuol dire che una grande parte della nostra vita la passiamo proprio lavorando e quindi ha perfettamente senso utilizzare queste migliaia di ore della nostra vita per scoprire, realizzare, e approfondire i nostri Talenti e le nostre capacità. Il nostro lavoro è uno strumento straordinario di scoperta di noi stessi e se passiamo queste decine di migliaia di ore della nostra vita a fare un lavoro che non ci piace, sprechiamo questa possibilità che ci viene data? Essere protettivi nei confronti dei nostri TalentiAnche questo è già un argomento che abbiamo toccato, Ma i talenti sono capacità che ciascuno di noi ha e che sono già codificate dentro di noi. Andarli a pescare, a utilizzarli, e difenderli è nostro compito ed è sicuramente il modo migliore per tirare fuori il meglio da noi stessiEssere disposti a prendersi le proprie responsabilitàQuando noi mettiamo la responsabilità della nostra vita in mano a qualcun altro o qualcos'altro, smettiamo di esercitare il nostro potere nella nostra vita. Già abbiamo poco controllo su quello che ci accade intorno, e se deleghiamo anche quel poco che rimane ad altri o comunque al di fuori di noi Ecco che perdiamo la possibilità di guidare la nostra esistenza nella direzione che vogliamo, in una direzione " migliore ". Essere responsabili vuol dire assumersi le proprie responsabilità nei confronti anche, e soprattutto, delle scelte sbagliate, degli errori e, solo così, capendo gli errori che abbiamo fatto, potremmo riconoscerli, crescere, e quindi attivare altre risorse dentro di noi.Essere coscienti delle nostre paure e farsele amicheLo abbiamo accennato già un po' prima, ma avere paura è normale, e forse è un'indicazione che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Le nostre paure ci indicano In che direzione andare, e se vogliamo pescare dalle nostre risorse più profonde e attivare le risorse innate dentro di noi, allora, forse, dobbiamo proprio andare nella direzione delle nostre paure, usandole come una specie di bussolaEssere disposti ad accettare il cambiamento e il futuroIl cambiamento fa parte della...
Sep 22, 2021
5 min
Voglio cambiare lavoro, non ce la faccio più! Ecco che cosa possiamo fare
Come cambiare lavoro, quando siamo arrivati alla frutta, senza fare passi falsi che potrebbero rendere ancora peggiori le cose?00:00 - Intro 1:45 – Perchè vuoi cambiare lavoro?2:19 – Non ho abbastanza tempo2:43 – Sono troppo vecchio3:10 – Non ho le competenze4:10 – Mi metto in proprio!4:48 – I talenti4:10 – Mi metto in proprio!5:40 – Avere fiducia in noi stessi e nel processo6:23 – Impegnarsi7:09 – Outro🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/voglio-cambiare-lavoro-non-ce-la-faccio-piu/🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/la-voce-del-daimon✍️ Trascrizione ✍️Quando arriviamo al punto di dire "Voglio cambiare lavoro, non ce la faccio più!" Vuol dire che siamo arrivati ad un. In cui il nostro lavoro, o la nostra carriera ci stanno strette e sono più che altro un ostacolo verso la realizzazione di ciò che vorremmo fare o essere in realtà.Ciao, io sono Elio e ti do il benvenuto sulla voce del daimon uno spazio che ho inventato per trovare o creare un lavoro che sia in linea con la nostra personalità e con i nostri talenti.Secondo me, la prima cosa da fare è capire se vogliamo cambiare lavoro, o vogliamo cambiare carriera e chiederci perché vogliamo fare uno piuttosto che l’altroCambiare lavoro vuol dire che magari non siamo soddisfatti del nostro posto di lavoro attuale per i colleghi, per il capo, per la paga, perché è distante da dove abitiamo, e così via.Cosa diversa, invece, è se vogliamo cambiare carriera, che so, Faccio il meccanico e voglio diventare fotografo, oppure sono impiegato in un supermercato e vorrei avviare un'attività mia. Perché vuoi cambiare lavoro? Perché vuoi cambiare carriera?I principali ostacoli al cambiamento di lavoro sono spesso frasi che ci diciamo e che magari sono anche vere, ma il fatto che siano vere non vuole necessariamente dire che siano ostacoli insormontabili.Non ho abbastanza tempo da dedicarmi al nuovo lavoro Vero, magari hai poco tempo, ma non è detto che questo tempo non possa essere riorganizzato o gestito in maniera diversa. Si tratta sostanzialmente di gestire meglio il proprio tempo, le proprie energie, e le proprie risorse, tutte cose di cui ho parlato in maniera più approfondita in questo video sulla produttività e sulla gestione del tempo. Sono troppo vecchio. Eh beh, gli anni passano per tutti, Ma non è certo detto che questa sia una cosa negativa . Il fondatore di KFC ha fondato la sua azienda "che ora è una multinazionale" quando era povero e in pensione.Non ho le competenze giusteUna delle bellezze dell'epoca in cui viviamo è che abbiamo un oceano di informazioni accessibili dovunque e in qualunque momento, a prezzo anche molto contenuto o addirittura gratuito. Le competenze si possono costruire grazie a percorsi on-line, grazie a studi in presenza e grazie all'attività direttamente sul campo o al volontariatoA volte, però, purtroppo, la situazione è un po' più complessa di così e altre sfumature entrano in gioco. Vediamone alcune:Mi metto in proprioSpesso la soluzione di mettersi in proprio viene vista come una Panacea per risolvere il problema della insoddisfazione lavorativa o di mancanza di lavoro. certo, In alcuni casi può anche essere così, ma sicuramente non in tutti. mettersi in proprio è una cosa molto stimolante, ma richiede anche molte energie, coraggio, sacrifici, E comunque non tutte le persone sono fatte per...
Sep 15, 2021
7 min
Paura Di Essere Giudicati: Farsi Scivolare Addosso Il Giudizio Degli Altri È Possibile?
⁉️ Di cosa parleremo?00:00 - Intro 1:26 – Essere Giudicati è Inevitabile2:22 – Essere giudicati per le cose che contano davvero2:57 – Quello che pensano gli altri non è affar nostro3:42 – Non leggere nel pensiero4:13 – Fare Fare Fare9:02 –Outro🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/paura-di-essere-giudicati/🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/la-voce-del-daimon✍️ Trascrizione ✍️Questo e un argomento particolarmente delicato per me perché, ancora adesso, tutti i giorni, ho questa paura costante e in sottofondo di essere giudicato dagli altri.Una volta che mi sono messo a cercare un po', di informazioni sulla paura di essere giudicati, mi sono reso conto che questa paura ha molte facce, e che per me ha preso solamente una tra le tante, ossia il perfezionismo.Ma che cos’è la paura del giudizio degli altri, e come possiamo liberarcene per poterci finalmente realizzare anche nel nostro lavoro? Questo è esattamente quello che vedremo in questa puntata, ma prima di tutto sigla!Ciao sono Elio e ti do il benvenuto sulla voce del Daimon, uno spazio che ho creato per trovare o per creare un lavoro in linea con la nostra personalità e con i nostri talenti.La paura del giudizio degli altri è una bruttissima bestia che, spesso, purtroppo, si mette tra noi e quello che vorremmo realizzare sul lavoro.Che cosa ne penserà X se faccio questo? Che cosa ne penserà Y se decido questo?Che cosa ne penseranno Z K e H se comunico in questo modo?Per cercare di sbloccare un po’ questa paura del giudizio degli altri mi sono messo a cercare in tutta questa giungla di informazioni, e tra tutte le 1000 soluzioni ne ho selezionate 5 che potrebbero fare al caso mio; Ricorda che sul blog te ne ho lasciato altre 4, per cui se sei interessato, ti invito a cliccare sul link in descrizione.#1 il giudizio degli altri è inevitabilePurtroppo, ho scoperto una cosa che ho sempre saputo ma che non ho mai “formalizzato” in questo modo, ossia che gli altri ci giudicheranno sempre e comunque.A qualcuno non piaceremo, a qualcuno invece sì, e certo, razionalmente, ci possiamo anche dire “vabbè si certo, non possiamo mica piacere a tutti!”.Ma quando ci diamo il tempo per realizzare che cosa vogliono dire davvero queste parole e che cosa implicano, ecco che allora le cose cambiano perché non sono più semplici parole, ma accettiamo di essere giudicati.Non abbiamo assolutamente nessun controllo su quello che gli altri pensano di noi, però invece è vero che noi abbiamo controllo delle nostre emozioni.Se vogliamo essere responsabili della nostra vita e del nostro lavoro, allora dobbiamo togliere agli altri questo potere ed essere responsabili di come stiamo e di come ci sentiamo.#2 Concentrarci solo sulle cose che importano davveroMa se essere giudicati è inevitabile, allora, tanto vale, essere giudicati per qualcosa in cui crediamo, per qualcosa che noi riteniamo importante.Se ciò che noi facciamo e per cui noi potremmo essere giudicati va nella direzione di realizzare cose che per noi sono importanti e che fanno parte di noi, allora il giudizio di altri potrebbe assumere un altro peso perché nulla è più importante di realizzare il nostro scopo.#3 Non è affar mioQuesta l'ho trovata una cosa particolarmente liberatoria, ossia il pensare “quello che gli altri pensano di me non è affar mio”.Noi, in effetti, non abbiamo nessun controllo su ciò che gli altri pensano (di noi o meno, poco...
Sep 8, 2021
5 min
CREDENZE LIMITANTI: Cosa Sono e come possiamo SUPERARLE
Le credenze limitanti sono blocchi che non ci rendiamo conto di avere e che bloccano la nostra crescita professionale e personale. Ma come possiamo superare questi blocchi?⁉️ Di cosa parleremo?00:00 - Intro 1:12 – Cosa sono le credenze limitanti1:55 – Perché le credenze limitanti fanno presa su di noi2:28 – Come portare alla luce le nostre convinzioni limitanti3:56 – Smontarle con la prova della OGGETTIVITA’6:54 – Il diagramma di flusso7:22 - Outro🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/credenze-limitanti-elimina-tue-convinzioni-limitanti/🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/la-voce-del-daimon✍️ Trascrizione ✍️Le credenze limitanti sono fisicamente delle corsie preferenziali che si sono formate nel nostro cervello grazie alla ripetizione da parte di persone che riteniamo affidabili (ad esempio i genitori), a determinati stati emotivi relativi a quella credenza, e a fatti accaduti spesso, come dicevamo, nell'infanzia.ma se ci pensiamo, è curioso che noi diamo per verità assolute queste credenze quando derivano da:1) persone che nella grande maggioranza dei casi sono tanto incasinate e insicure quanto noi2) memorie di fatti accaduti nel passato3) esperienze che abbiamo vissuto, ma anche in questo caso ci sarebbe da discutere sulla loro affidabilità.ma, se allora tutte queste possibili origini non sono affidabili, allora perché le credenze limitanti hanno così tanta presa su di noi?Le credenze limitanti, come le storie, fanno così tanta presa perche sono radicate nelle notre emozioni. Come scoprire le nostre convinzioni limitantiPer aiutarci a portare alla luce queste convinzioni limitanti inconsce e di cui spesso non ci rendiamo conto possiamo prendere un foglio, dividerlo in colonne e nominare ciascuna colonna a seconda degli ambiti più importanti della nostra vita, ad esempio il lavoro, il denaro, la famiglia, la salute, le amicizie , e chi più ne ha più ne metta.Poi, per ciascuna di queste colonne, possiamo elencare, le credenze limitanti che abbiamo cose tipo “non farò mai carriera”, “avere dei figli mi ostacolerà sul lavoro”, “sono troppo vecchio/a per cambiare lavoro”, “ma tanto per diventare ricchi bisogna partire ricchi” e così via.Come uscire dalle convinzioni limitantiQuello che dobbiamo fare è semplicemente prendere una credenza a caso dalla nostra lista e, chiederci “questa cosa è oggettivamente vera?”. I nostri ricordi, le nostre emozioni e anche quello che abbiamo fisicamente percepito potrebbero non essere completamente veri.Al contrario qualcosa che è OGGETTIVAMENTE vero è vero perché è un fatto dimostrato.Facciamo qualche esempio:Credenza limitante falsa: “avere dei figli mi ostacolerà sul lavoro” (questa era mia). È oggettivamente vero? no e prova ne è che adesso che sono padre riesco tranquillamente a lavorare e , anzi, lavoro meglio di prima.Credenza limitante forse vera, ma non sempre: “sono fisicamente impossibilitato a svolgere il mio lavoro. Per quanto lo ami dovrò abbandonarlo”. è oggettivamente vero? Dipende dai casi, ma qui c'è l'esempio di un batterista che, nonostante abbia perso un braccio in un incidente, ha continuato a suonare la batteria. credenza limitante vera: quello che credevo è effettivamente un ostacolo insormontabile.A questo punto dobbiamo chiederci “posso farci qualcosa?”se non...
Sep 1, 2021
7 min
Cosa ho letto di interessante ad Agosto 2021
00:00 - Intro 00:41 - Messaggio per un’aquila che si crede un pollo01:09 - Il potere di adesso01:57 - Don’t even think about it02:46 - La sottile arte di fare quello che c**** ti pare03:26 - Conosci le tue paure e vincile04:05 - La regola dei 5 secondi🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/cosa-ho-letto-di-interessante-ad-agosto-2021/🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/la-voce-del-daimonFacebook: https://www.facebook.com/La-Voce-del-Daimon-124891959432994Twitter: https://twitter.com/VoceDaimon ✍️ Trascrizione ✍️Anche agosto, come i mesi scorsi, è stato un mese ricco di spunti e letture interessanti. Alcuni di questi libri e contenuti di altro genere sono gli input su cui ho ragionato per creare i contenuti degli articoli del blog e dei video di questo mese, altri, invece, sono contenuti che ho recuperato apposta per rendere più completi i contenuti. Ma prima di tutto, come sempre, sigla! Ciao, io sono elio, e ti do il benvenuto Sulla voce del Daimon, uno spazio che ho ideato per trovare e creare un lavoro che sia in linea con la nostra personalità e con i nostri Talenti.Questo è un libro che ho letto la prima volta molti anni fa. Il libro in questione è Messaggio per un'aquila che si crede un pollo: la lezione spirituale della consapevolezza, scritto da Anthony de Mello. Un libro ironico, leggero, ma non superficiale, proprio il modo di De Mello di trattare il tema della consapevolezza, dell'attenzione al momento presente è della nostra meravigliosa e complessa vulnerabilità di esseri umani.Sempre sul tema di rimanere nel momento presente ed evitare di concentrarci troppo sulle nostre paure per il futuro, un altro libro che ho trovato molto interessante, e che ho riscoperto per l'occasione è il potere di adesso: una guida all'illuminazione spirituale di Eckhart Tolle. Anche questo un libro sulla necessità di fermarsi sul momento presente per evitare che la mente Vada per i fatti suoi e ci metta i bastoni fra le ruote punto 1 lettura più intensa e meno leggera rispetto alla precedente ma sicuramente di grande impatto.E ancora riferito alla paura del futuro, un libro in inglese che spiega come mai il nostro cervello, il più delle volte, non generi i segnali di paura e necessari per una cosa di cui, in realtà, dovremmo avere molta più paura rispetto alle paure che ci sono nella nostra testa, ossia il cambiamento climatico. Il libro in questione, in inglese, è don't even think e bauret Why our Brains hardwired to ignore climate change. Una lettura sicuramente interessante che da un punto di vista psicologico, evolutivo e sociologico cerca di spiegare perché a prescindere da quello che dice la scienza non abbiamo paura dei cambiamenti climatici.E poi l'altro contenuto sul cui ho fatto molta ricerca è stato quello sulla paura del giudizio degli altri. Un libro non necessariamente solo su questo argomento ma che comunque ho trovato molto utile è La sottile arte di fare quello che c**** ci pare di Mark Manson, un libro molto spiritoso e leggero proprio sull'argomento di non farsi troppo influenzare da tutti gli stimoli esterni se questo Può risultare un blocco alla nostra evoluzione personale e professionaleE poi, sempre sul tema della paura ( anche del giudizio c'è degli altri) c'è...
Aug 25, 2021
4 min
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