Show notes
In questa seconda puntata leggeremo della spar(t)izione di Biogno, di opinioni discordanti riguardo al radicamento di un nuovo mezzo tecnologico, del sarcasmo legato alla Centovallina, del passaggio di mano di una diga, delle pubblicità per una festa, dell’amore di un uomo per Brenno Bertoni, di Luigi il pugilista, dello ski, del fragile ego degli airolesi, del problema delle corali miste e di camiciaie in sciopero.
Due estratti, per capirci meglio: «Una quindicina di soci si recò in quella magnifica plaga fra Rodi e Dalpe, destinata a diventare il St. Moritz del Ticino», e «I motoristi, diciamolo francamente, non godono le più grandi simpatie della grande massa del pubblico, composta di… vilissimi pedoni. (…) È altrettanto vero, però, che la più gran parte dei poveri pedoni cangia subito opinioni e sentimenti quando può divorare gli spazi standosene mollemente sdraiata sui cuscini di un’automobile, e si reputerebbe del tutto felice se anch’essa possedesse un’auto per somministrare ai meschini pedestri omuncoli il fango o la polvere».
La Cara Vecchia Rassegna Stampa – ideata, scritta e letta da Federico Storni, e rifinita da Jenny Covelli – racconterà, per otto puntate almeno, com’erano la vita e il dibattito pubblico in Ticino esattamente cent’anni fa, settimana per settimana, partendo dalla lettura di cinque quotidiani dell’epoca: Gazzetta Ticinese e Il Dovere (organi del partito liberale radicale) Popolo e Libertà (conservatore), Corriere del Ticino (indipendente) e Libera Stampa (socialista).
Domande, consigli, errate, e qualsiasi altra cosa: [email protected].
Due estratti, per capirci meglio: «Una quindicina di soci si recò in quella magnifica plaga fra Rodi e Dalpe, destinata a diventare il St. Moritz del Ticino», e «I motoristi, diciamolo francamente, non godono le più grandi simpatie della grande massa del pubblico, composta di… vilissimi pedoni. (…) È altrettanto vero, però, che la più gran parte dei poveri pedoni cangia subito opinioni e sentimenti quando può divorare gli spazi standosene mollemente sdraiata sui cuscini di un’automobile, e si reputerebbe del tutto felice se anch’essa possedesse un’auto per somministrare ai meschini pedestri omuncoli il fango o la polvere».
La Cara Vecchia Rassegna Stampa – ideata, scritta e letta da Federico Storni, e rifinita da Jenny Covelli – racconterà, per otto puntate almeno, com’erano la vita e il dibattito pubblico in Ticino esattamente cent’anni fa, settimana per settimana, partendo dalla lettura di cinque quotidiani dell’epoca: Gazzetta Ticinese e Il Dovere (organi del partito liberale radicale) Popolo e Libertà (conservatore), Corriere del Ticino (indipendente) e Libera Stampa (socialista).
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